Prospettive di modifica per le società di persone

La Fondazione Nazionale dei commercialisti ha preso attentamente in esame svariati dati statistici relativi alle società di persone.

Il Registro delle Imprese, le dichiarazioni fiscali e l’Archivio Statistico delle Imprese Attive dell’Istat forniscono un insieme di statistiche molto approfondito. Esaminando tale mole di dati gli studiosi hanno evidenziato che, negli ultimi dieci anni, c’è stato un calo costante del numero di società di persone. Questo calo è invece affiancato da una crescita notevole del numero di società di capitale.
A prescindere da questa tendenza negativa bisogna tenere in considerazione che il numero complessivo di società di persone oggi esistenti e operative è ancora cospicuo, ma si trova ad agire in un contesto di normative molto vincolanti. Nel 2016 la parte effettivamente attiva di questa tipologia di società ammontava numericamente a 813.228 contro le 1.040.095 registrate.
Non bisogna infatti dimenticare che, tra gli aspetti positivi delle società di persone c’è il fatto che permettono di controllare in modo molto diretto il proprio investimento attraverso la gestione della società stessa.
Cogefim riporta di seguito la questione sollevata dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che, a fronte delle motivazioni sopra indicate, si interroga sulla necessità di un dialogo con le istituzioni volto a proporre una revisione della disciplina attualmente in vigore e una riforma delle norme codicistiche.
Tra gli obiettivi di tale proposta spiccano la tutela degli interessi dei soci e il diritto di informazione dei terzi.
Questi potenziali interventi risultano sempre più necessari dal momento che la tipologia di società in esame sta progressivamente perdendo la propria originaria connotazione di società a compagine societaria ristretta, composta solo da pochi soci fisici.
La Fondazione Nazionale dei commercialisti solleva un’ulteriore questione: potrebbe essere utile esaminare se la predisposizione dei bilanci in base agli schemi impiegati nelle società di capitali, oltre a garantire una  maggiore trasparenza nelle informazioni per i creditori esistenti, possa costituire uno strumento efficace per l'accesso al credito bancario.

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